014 REPORT - hydrobetatron

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PREMESSA AL:

Report n. 014
Ruolo del Litio nelle LENR
La sinergia Litio – Ferro
di Ugo Abundo

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In questo ultimo importante report Ugo Abundo individua, attraverso l’ analisi della più  recente letteratura scientifica sulle LENR (lavori di F.Celani, U.Mastromatteo, L. Holmlid, G.Miley, P.Soininen, A.Rossi, Y.Iwamura) , l’opportunità di procedere nella nostra sperimentazione (Open Power) con l’aggiunta di Li, col duplice scopo:  
-creare difetti strutturali nel ferro, per alloggiare i cluster di idrogeno ultra denso
-fornire un combustibile nucleare alternativo allo schema Deuterio–Trizio (radioattivo) o Deuterio-Deuterio (alta energia di attivazione).
Anche in un settore solo apparentemente distinto da quello della produzione energetica LENR, cioè nel campo della stabilizzazione di elementi radioattivi contenuti nelle scorie da impianti nucleari, detti principi sembrerebbero avere un ruolo determinante per le trasmutazioni di abbattimento della radioattività.
Nel report si citano i risultati sperimentali che provano come i cristalli dei metalli alcalini (in particolare il litio) formino cluster stabili di "materia di Rydberg ", cioè insiemi di atomi in cui le orbite dell’ elettrone periferico dell’idrogeno sono prossime al livello di ionizzazione e conferiscono  all’atomo un carattere polare, responsabile di una forte aggregazione in fase ultra densa.
Il fatto più interessante in questo contesto è che i cluster di idrogeno ultra denso possono formarsi nell’intero volume del litio con difetti cristallini.
La nostra linea sperimentale Open Power  (di cui è stata depositata domanda di brevetto il 9 marzo 2015), patent application:
"Apparato e metodo per la produzione di energia mediante elettrocompressione pulsata di elementi leggeri in matrici composite ceramico-metalliche nano strutturate",
accoglie tutti questi concetti fondamentali e introduce, in linea di naturale prosecuzione, la sollecitazione elettrica altamente impulsiva e la miscela (al catodo) di nano polveri di diversi metalli, tra cui il litio in quantitativi non limitati al solo drogaggio, il ferro, e dielettrico a base di boro.

Si prevedono così i seguenti nuovi effetti:

-compressione elettrica dell'idrogeno ionizzato, a permeare la matrice
-localizzazione di energia alle interfacce tra i granuli, per superare le soglie
critiche di ignizione
-disponibilità del litio come combustibile nucleare ( protone-Li,  alternativo a
D- D  e D-T)
-partecipazione del boro alle dinamiche protone-neutrone
-effetti termoelettrici tra Li-Ni e Ni-Fe
-migrazione pilotata dell'idrogeno ionizzato, ad opera del campo elettrico
direzionato, verso l'accumulo denso in zona catodica
-promozione di effetti magnetici collegati al campo elettrico impulsivo

L' obiettivo di questa ricerca e sperimentazione è pertanto duplice, ovvero: sia di produzione energetica che di stabilizzazione di materiali radioattivi.

Luciano Saporito


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