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IL DISCORSO DI TRUMP CENSURATO DA TUTTE LE TV
(DOPPIATO PER VOI)
“Se si contano i voti legali io ho vinto facilmente”. Con queste parole un determinato Donald Trump, nel corso di una conferenza stampa, si è rivolto ai media e a quella parte
di Stati Uniti che lo ha votato e supportato.
La disamina di Trump è un atto d’accusa contro le interferenze dei grandi media e i colossi della comunicazione che, insieme ad influenti
centri di potere, hanno fatto di tutto per ostacolare il Presidente ed una sua possibile e – a suo parere facile – vittoria. “I maggiori finanziatori dei democratici sono state le banche di Wall Street – attacca Trump – mentre i nostri donatori sono stati poliziotti, contadini e cittadini comuni”.
Come a dire, vi è un abisso culturale e sociale tra chi ha portato Joe Biden alla corsa per la Casa bianca e chi ha invece difeso le
politiche di Trump, quelle che guardavano soprattutto all’America rurale.
E poi Trump si sofferma sugli exit poll usciti nelle settimane prima delle elezioni, tutti tesi a dare un’immagine dei repubblicani negativa e un vantaggio di Biden schiacciante. “Mai come in questa tornata elettorale – spiega – ci sono stati così tanti exit poll negativi nei nostri confronti. Molti sondaggisti dicevano che avremmo perso in Florida con un largo margine e invece non è successo”.
Veniamo poi a sapere, dalle parole del Presidente, che in alcuni seggi è stato impedito l’ingresso di osservatori per controllare la regolarità delle elezioni. Perché?
“Vedo la corruzione, molte persone che si sono fatte corrompere. Non dobbiamo permettere a queste persone di rubarci le elezioni” – promette Trump.